Gin

Il gin è un distillato di cereali aromatizzato con botanicals, ovvero ingredienti come ginepro, spezie, bacche e agrumi scelti dal mastro distillatore.

Bacche di ginepro

Bacche di ginepro

Si tratta di un alcolico utilizzato prevalentemente miscelato con altri ingredienti per la realizzazione di cocktails.

Il mercato attuale offre una incredibile varietà di Gin per cui gli ingredienti con cui sono aromatizzati oggi sono aumentati e sono diventati tra i più insoliti.

Questo rende il gin una bevanda quasi artistica, la cui realizzazione è interamente affidata alla sapiente mano del distillatore che può sperimentare sensazioni e gusti differenti, a partire da botanicals unici e creativi.

Il Gin è di origine olandese, importato dal Regno Unito e poi naturalizzato.

Il primo gin risale al 1658 a cura di De La Boe, un farmacista la cui ricetta è utilizzata ancora oggi e che studiava metodi risolutivi per i disturbi della digestione.

Con lo studio delle erbe e delle distillazioni giunse alla soluzione della distillazione di frumento e orzo, a cui aggiunse il ginepro per migliorare la tonalità del sapore.

Chiamò il risultato ottenuto Jenever e creò il primo Gin al mondo. Divenne ben presto molto apprezzato e richiesto da chi soffriva di problemi intestinali e cardiocircolatori.

Produzione

La prima fase di produzione riguarda l’orzo e il frumento. Essi vengono fatti fermentare tramite una distillazione preliminare funzionale a ricavare un tipo di alcol etilico di base.

A questo verrà aggiunta una miscela di erbe, spezie o bacche in macerazione. Il tipo di miscela varia sebbene quel che non manca mai è una corposa base di bacche di ginepro, le quali donano al gin la leggerezza del sapore.

La fase di fermentazione con la miscela di botanicals è ciò che varia il risultato finale.

Esso può essere imbottigliato sia giovane che maturato. In questo caso il distillato viene messo a maturare in botti di legno che ne amplificheranno i sapori, i profumi e le sensazioni.

I principali Botanicals impiegati sono cinque o sei, sebbene l’attuale produzione sia orientata verso edizioni innovative e creative come il gin Jinzu realizzato oltre che con alcuni classiche spezie, anche con limoni yuzu e sake giapponese.

Botanicals

Ginepro

Il ginepro è l’ingrediente originario le cui bacche sono impiegate nella macerazione. L’utilizzo di bacche di ginepro è espressamente previsto dalla legge che ne norma la produzione.

Coriandolo

Il coriandolo viene impiegato tramite i semi della pianta. Esso conferisce un sapore speziato e aromatico che può variare a seconda del tipo di pianta impiegata. Il coriandolo marocchino dona un effetto pimpante e peposo. Il coriandolo proveniente dall’est Europa dona un gusto fruttato e floreale.

Angelica

Dell’angelica sono solitamente impiegate le radici e serve principalmente a bilanciare gli ingredienti delle varie miscele di botanicals impiegate. Essa omogenizza il risultato finale dando un gusto di terra e legno che evocano sensazioni naturali e boschive.

Agrumi

Con le scorze degli agrumi, generalmente utilizzate per i Gin più costosi e prestigiosi, si ottengono sapori fruttati e inimitabili. Uno dei Gin più famoso la cui fermentazione prevede gli agrumi è il Beefeater, un Gin che arriva a costare quasi duecento euro a bottiglia.

Iris germanica e pallida

Queste due piante conferiscono al gin un effetto che interviene più sull’odore che sul sapore. Esse si rivelano particolarmente utili nella fermentazione perché trattengono incredibilmente le parti aromatiche dei botanicals più volatili ed esaltano i sapori degli ingredienti.

Mandorla, cannella e altri

Questi sono i botanicals meno utilizzati insieme a liquirizia, noce moscata, cardamomo, rosmarino e menta.

Tipi di Gin e imbottigliamenti

I Gin in commercio sono molto differenti tra loro e sono normati dall’Unione Europea con una classifica ufficiale che divide la produzione in quattro tipologie: Gin classico, Gin distillato, London Dry Gin e Spirits aromatizzati.

Gin (classico)

Il Gin si produce con aggiunta di Botanicals direttamente nel fermento di cereali con una concentrazione alcolica al 96%. Esso non viene sottoposto a doppia fermentazione ma si anima in una unica fase che dà vita ad un gin alcolico al 37,5% vol. e che si imbottiglia giovane, appena dopo la fase di fermentazione.

Gin Distillato

Come il Gin Classico questa tipologia è ottenuta dalla distillazione di alcol rettificato al 96% con la miscela di bacche di Ginepro e botanicals.
A differenza del precedente, può essere diluito con acqua oppure miscelato con altro alcol fermentato rettificato.

London Dry Gin

Questo è come il Gin distillato, con la differenza che non prevede alcuna aggiunta di aromi. Il fatto che si chiami London Dry Gin non è sinonimo di area protetta di produzione ma può essere prodotto in qualsiasi parte del mondo.

Spirtits aromatizzati con ginepro

Questo tipo di Gin prevede l’ammissione di aggiunta di aromi alla miscela di distillazione e un rapporto di imbottigliatura con un preciso rapporto tra alcol e volume pari al 30%.

I Gin nel mondo

Sebbene si tratti di un distillato tradizionalmente parte della cultura inglese, oggi il primato di consumo appartiene ai filippini per via dell’impiego nel cocktail Gim Pom, ovvero un long drink a base di gin e succo di pomelo.

Al secondo posto per consumo si colloca la Slovacchia, il cui Gin è un distillato liquoroso a base di bacche di ginepro e detto Borovicka.

Un esempio è Milano, patria indiscussa di micro distillerie che sperimentano gli effetti delle essenze botaniche in alambicchi che lavorano in loco.

Per ulteriori informazioni:

https://it.wikipedia.org/wiki/Gin

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