Beviamo

Informazioni utili per chi vuole imparare a bere, per chi cerca dei punti di riferimento e per chi è curioso di conoscere cose vecchie e nuove.

Qui troverete: storia e cultura del bere, fasi di lavorazione dell’alcol, i diversi tipi di birra, creazione di un cocktail ufficiale, come si ricavano i superalcolici, terminologia tecnica del settore, l’olio e il suo mondo, … e molto altro, ci lavoriamo pian piano…

IL MONDO DEI DISTILLATI o ACQUEVITI:

Il mondo dei Distillati

Il mondo dei Distillati

- Whisky, Whiskey e Bourbon

- Vodka

- Rum o Rhum o Ron

- Brandy, Cognac e Armagnac

- Grappa

- Tequila

- Gin


QUALCHE RICETTA ALCOLICA:

PAN – Ricetta: NOCINO

Il nocino è uno dei liquori più tipici dell’Emilia Romagna, legato a un ampio bagaglio di tradizioni e leggende. Il noce infatti è sempre stato associato a incantesimi e magia, il che generò un particolare rituale nella preparazione del liquore: le noci, raccolte nella notte di San Giovanni (tra il 23 e il 24 giugno) rigorosamente a mano dalla donna più esperta nella preparazione e lasciate alla rugiada notturna fino al mattino, si mettevano in infusione il giorno dopo. La preparazione si concludeva la vigilia di Ognissanti, cioè la notte del 31 ottobre.

Il nocino è un liquore denso, di colore bruno brillante, limpido, con sentori e profumi di noce intensi e persistenti, ed una perfetta risultanza armonia di tutti i suoi componenti. Si serve ad una temperatura di 16-18°, come digestivo.

INGREDIENTI: 1 litro di alcol 95 gradi, 700-900 gr di zucchero, 1 Kg di noci (33-35 noci circa a seconda della dimensione ma sempre in numero dispari)

Le noci devono essere di provenienza locale e non trattate.  La giusta consistenza della noce va valutata forandola con uno spillo e/o verificata visivamente spaccandola a metà con un coltello.

Facoltativi:
Chiodi di garofano e cannella in minime quantità e dosati in modo tale che l’aroma prevalente nel liquore sia sempre quello della noce e che il bouquet complessivo che si crea risulti armonioso.

PREPARAZIONE:
Tagliate in 4 parti le noci e riponetele in un contenitore di vetro (privo di guarnizioni di gomma) insieme allo zucchero. Ponete il recipiente al sole per 1-2 giorni mescolando periodicamente. Trascorso questo tempo aggiungere l’alcol e gli eventuali aromi. Il prodotto così ottenuto dovrà essere posizionato in una zona parzialmente esposta al sole, saltuariamente aperto e rimescolato. Passati almeno 60 giorni filtrare e imbottigliare. Conservare in un luogo fresco al riparo dalla luce. Le caratteristiche organolettiche raggiungono la loro pienezza dopo circa 12 mesi.

PAN – Ricetta: SORBETTO DI COCOMERO E ASSENZIO

INREDIENTI: 2 kg di polpa di cocomero, ½ bicchiere di assenzio (70/80°), 2 limoni, 100 gr di zucchero, ½ bicchiere d’acqua
PREPARAZIONE: L’idea è nata dal fatto che il cocomero non è mai abbastanza freddo e che l’assenzio ha bisogno di essere diluito in acqua e zucchero.
Da qui il sorbetto di cocomero, che altro non è se non acqua e zucchero. L’assenzio trova il suo matrimonio ideale di gusti e l’alcolicità non fa ghiacciare mai completamente il sorbetto.
Prendere la polpa di cocomero e passarla per ottenere il succo. Mettere l’assenzio e il succo dei limoni, preparare sul fuoco uno sciroppo di zucchero e acqua, una volta freddato incorporarlo al succo. Mettere nella gelatiera per 20 minuti, oppure nel freezer girando di tanto in tanto. Il sorbetto può essere servito con una foglietta di menta romana.

FRESCO E ALCOLICO… PROSIT!

PAN – Ricetta: SANGUE DEL PIAVE

INGREDIENTI: 2 lt di vino Grinton, 2 lt di grappa 50°,  1,4 kg di zucchero
PREPARAZIONE: La ricetta che vi riportiamo ha molte varianti tramandate dai vari nonni. Il vino Grinton, molto particolare, è indispensabile per la buona riuscita del liquore in quanto vini diversi potrebbero far risultare eccessivamente sbilanciato il gusto del liquore. La grappa deve essere preferibilmente “artigianale” e comunque di qualità. Versare in una pentola capiente il vino e lo zucchero e portare fino ad ebbolizione mescolando. Spegnere subito quando inizia a bollire (la bollitura si manifesta in maniera simile a quella del latte, fate attenzione) poi aggiungere subito la grappa e mescolate gli ingredienti. Imbottigliate e chiudete le bottiglie mentre il liquore è ancora caldo. Far riposare per sei mesi.

LIQUORE DAL NOME ILLUSTRE DA GUSTARE A FINE PASTO… PROSIT!

CURIOSITA’:

PAN – Quali sono gli ingredienti e come si produce l’Assenzio? Come si beve?

La base dell’Assenzio è costituita dalla macerazione in alcol (per un certo numero di ore) di Arthemisia Absinthium, Arthemisia Pontica e altre erbe come Anice Verde, Finocchio e Melissa. Ogni produttore ha i propri segreti e le proprie erbe di riferimento, dal coriandolo all’anice stellato, dalla menta all’angelica… Dopo la macerazione si distilla e di seguito si seleziona “il cuore” di quanto ottenuto. Si porta il liquido alla gradazione voluta aggiungendo acqua e alcol. A questo punto si ha un “blanc”; se si vuole ottenere un “vert”, il più diffuso, bisogna esporre il liquido ad un’ulteriore macerazione colorante, ovviamente con erbe naturali.

Per bere l’Assenzio servono un bicchiere trasparente, una “forchetta speciale” o “cucchiaio forato” (di solito forniti insieme alla bottiglia), una zolletta di zucchero possibilmente bianco. Si posiziona il cucchiaio forato “a ponte” sul bicchiere e vi si posiziona la zolletta di zucchero. Si versa la quantità desiderata di Assenzio sulla zolletta attraverso il cucchiaio. Terminata l’operazione, si procede all’accensione della zolletta e, al consumarsi, si versa poi dell’acqua (a piacere) sempre utilizzando il cucchiaio forato per fa cadere residui di zucchero. Il liquido ottenuto è alcolico, zuccherino e molto gradevole… ma non fatevi ingannare dalla presenza dell’acqua… PROSIT!

Liquore dalla storia intricata. Un misto di leggende e credenze popolari fanno dell’Assenzio il Liquore più fascinoso tra tutti. Si sconsiglia di cimentarsi nella produzione: lasciamolo fare agli esperti!

Quand’è che si definisce “Olio Extravergine di Oliva” ?

L’olio extravergine di oliva è ottenuto da olive di prima qualità, colte e spremute senza che abbiano subito altro trattamento che non sia il lavaggio, la separazione delle foglie, la centrifugazione e la filtrazione. La spremitura, poi, deve avvenire con processi meccanici, senza manipolazione o utilizzo di sostanze chimiche per non alterare l’olio e soprattutto per far in modo che la sua acidità libera, espressa in acido oleico, sia uguale o inferiore allo 0,6% (per 100 g).

Alcolici diversi dal vino

BIRRA, DISTILLATI, SUPERALCOLICI E ALTRO

La lista aggiornata dei nostri consigli la puoi trovare anche sul sito LocaliConsigliati dove puoi cercarli anche su mappa. Ricordati anche di scaricare l’App gratuita.

One Response

  1. Diego Z. - marzo 30, 2013

    http://www.zahrebeer.com – Sauris (UD)

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